SEMIFINALE - PERU' VS UKRAINE

04/07/2019

Hightlights e cronaca della partita

La vittoria contro l’Italia ha consacrato l’Ucraina come la favorita del torneo e l’ultimo scoglio prima della finale è rappresentato da una delle sorprese di questa edizione, un Perù capace di far fuori l’Irlanda ai quarti con un secco 4-1. La vittoria vale quindi la finale del Mundialido 2019. 
 
EQUILIBRIO - Nella prima frazione di gioco sono tanti i momenti della partita, che variano da una parte all’altra in base agli episodi. A partire meglio è sicuramente l’Ucraina, che grazie ad un forsennato pressing, ha subito l’occasione per portarsi in vantaggio, ma il tiro di Livandovskyi finisce sul palo. Lo spavento ed anche un po’ di fortuna permette agli avversari di reagire al meglio: un calcio d’angolo battuto con una parabola alta sul secondo palo finisce direttamente in porta. Forse c’è anche una deviazione all’ultimo istante di Honores, ma quel conta è che si sblocca il risultato. Il Perù prende coraggio, ma non sfrutta a dovere un paio di ripartenze pericolose e viene punita. Soloshenko viene toccato fallosamente in area di rigore e l’arbitro assegna il penalty all’Ucraina: Rusnak è freddissimo e realizza alla perfezione la rete del pareggio. Il primo tempo si chiude con un’altra opportunità per parte: Tsybikov prende un altro palo con un tiro da imite, mentre la gran botta di Castrillon finisce alta sopra la traversa. 
 
FATTORE VROTNYAK - Il secondo tempo viene subito indirizzato verso la squadra dell’est Europa. L’accelerazione impressionante di Livandovskyi permette a Zarivnyy di gonfiare la rete abbastanza agevolmente per il gol del sorpasso. A questo punto a spaccare la partita ci pensa Ihor Vrotnyak, autore addirittura di una tripletta. Il primo arriva in modo anche un po fortunoso, perché un rimpallo lo favorisce dentro l’area di rigore ed è lestissimo ad anticipare con la punta l’uscita di Costilla. La seconda gioia personale arriva sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il numero due ucraino si fa trovare pronto su una ribattuta per scaricare in porta il 4-1. La tripletta, invece, è frutto di un'altra ottima giocata di Livandovskyi che gli serve un cioccolatino a pochi passi dalla porta. 
 
Un grande secondo tempo permette, quindi, all’Ucraina di prendersi la finale, a coronamento di un percorso fin qui praticamente perfetto. Manca solo la ciliegina sulla torta.
 
Fanner Reporter